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2016 Lo sport all’interno del documento Istat: Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo

Nel 2013 le famiglie italiane hanno destinato alla spesa per ricreazione e cultura mediamente il 6,5% della spesa complessiva per consumi finali, una quota inferiore a quella riscontrata nel 2012. Si conferma quindi per questo tipo di spesa l’andamento negativo iniziato nel 2010.

Dopo il trend decrescente iniziato negli anni della crisi, nel 2015 si stabilizza la lettura di libri e quotidiani. Sono però ancora meno della metà della popolazione di 6 anni e più coloro che hanno letto libri nell’ultimo anno e tra questi i lettori “deboli” (da 1 a 3 libri) sono i più numerosi. Tra i giovani e le donne la percentuale maggiore di lettori.

Si consolida la quota dei lettori di quotidiani, che sono soprattutto adulti e uomini; pochi i lettori assidui. Si conferma elevato, anche se in leggera diminuzione, l’utilizzo della rete per questa finalità, con quasi il 50% dei giovani tra i 20 e i 24 anni che ha usato il web per leggere giornali, news, riviste. La lettura online e il download di libri e e-book riguarda l’8,2% della popolazione di 6 anni e più e risulta più diffusa tra i giovani di 15-24 anni.

Aumenta negli ultimi anni la partecipazione culturale e in particolare cresce il numero delle visite a musei/mostre, a siti archeologici/monumenti e al cinema, che si conferma al primo posto delle attività culturali.

La propensione alla pratica sportiva, più elevata tra gli uomini rispetto alle donne, è in crescita ma riguarda ancora solo un terzo della popolazione; poco meno di un quarto la quota di chi vi si dedica in modo continuativo.

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Fonte: Istat

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